Per molti che vivono con morbosa gelosia ed orgoglio la propria discendenza genetica, morfologica e culturale, si prospetta un futuro deludente, incerto, pieno di sorprese imprevedibili se non la certa mutazione razziale imposta dalla legge sovrana della natura. E’ ciò a cui si deve pensare analizzando il significato di ciò che noi definiamo Lo Straniero.
In effetti noi stessi rappresentiamo il connubio e l’integrazione di un’evoluzione umana, sintesi di una mutazione che ci ha a volte inconsapevolmente trasformato in ciò che siamo e rappresentiamo. E ha dato vita alla definizione de lo straniero. Forse la moderna cultura finanziaria con le sue regole stringenti e matematiche ha spento quell’istinto dell’uomo che lo richiamava ad una prolificazione meno attenta e più numerosa. La ricerca di una sempre migliore qualità della vita ha prodotto nei Paesi a trazione capitalista e consumistica una drastica diminuzione delle nascite.
LA SOPRAVVIVENZA
Una scelta che conferma nella gran parte dei casi l’egoismo nel godersi la propria vita senza quei problemi che i figli ed anche una famiglia producono. Questa concezione trova riscontro in tutte quelle società che noi definiamo moderne, libere e democratiche, società che ad oggi rappresentano numericamente in termini di popolazione la minoranza del nostro pianeta.
Inevitabilmente nella regola dei numeri e della natura soltanto coloro che avranno la capacità di riprodursi potranno trasmettere la propria essenza, regole, cultura, ecc.
LO STRANIERO, IL PELLEGRINO, LA STORIA DELL’ESSERE UMANO
Inizialmente lo Straniero, o anche il Pellegrino, rappresentava il fascino di coloro che erano messaggeri di culture, tradizione e costumi che mai si sarebbero potute conoscere. Tali conoscenze arricchivano le culture di tutti quei popoli che ospitavano i viandanti, basti pensare alle città marinare.
I primi stranieri sono arrivati nelle società calcistiche accolti tra gli entusiasmi e l’affetto dei tifosi, cambiando anche le regole del calcio ed il nostro modo di ragionare e sorprenderci. Le grandi civiltà storiche al culmine della loro civiltà sono state cancellate dal tempo, forse uomini come noi che erano convinti di fermare o di gestire quella madre natura che li aveva generati.
Ad oggi, spesso lo straniero è visto come un problema sociale, ma in realtà nasconde il nostro fallimento nel trovare soluzioni; è in tal modo che assolviamo le nostre coscienze ed assolviamo la nostra incapacità. Una responsabilità delittuosa sepolta in quel mare tra le cui onde è scritta l’indifferenza di quella che definiamo società civile e moderna. L’ incapacità di trovare soluzioni concrete per salvaguardare tutte quelle vite umane condannate non solo nella loro colpa ma soprattutto per illudere la nostra coscienza.
Forse arriveremo ad essere in futuro quell’Avatar con una grande testa a pera con lineamenti orientali e la carnagione scura e derideremo i nostri predecessori, per il loro aspetto, culture, usanze e costumi, della loro ignoranza ed anche arroganza che ha contribuito a determinare l’estinzione. Sempre più ci stiamo convincendo, forse anche per necessità o resa, che saremo obbligati insieme a lo straniero ad affrontare le nuove sfide per affrontare il nuovo mercato finanziario e del lavoro, sempre più globale e digitale.