Il 9 dicembre 1979 l’Organizzazione Mondiale della Sanità annuncia all’umanità di aver debellato il vaiolo. Il mondo e i suoi popoli hanno ottenuto la libertà da una delle malattie più devastanti, manifestatasi con epidemie in molti paesi sin dai tempi più remoti, lasciando morte, cecità e deturpazione sulla sua scia e che solo un decennio fa era dilagante in Africa, Asia e Sud America.
Il vaiolo, dal latino variola a sua volta derivante da varius, ossia chiazzato e da varus, brufolo, pustola, è stata una malattia virale altamente contagiosa, in grado di provocare più di 300 milioni di morti in tutto il mondo. I nostri nonni, i nostro genitori, hanno vissuto quel momento di svolta mondiale in cui la medicina ha raggiunto il grande traguardo: poter affermare di aver debellato il vaiolo.
ALLA SCOPERTA DEL VAIOLO
Dovuta a due varianti del virus Variola, si localizzava a livello della piccola circolazione della cute, della bocca e della faringe, determinando papule, vescicole e cicatrici sulla pelle, oltre che disturbi digestivi, respiratori ed emorragie. In una notevole percentuale di casi comparivano eruzioni cutanee – simili a quelle della rosolia, della scarlattina o del morbillo – su tutto il corpo. Nei casi severi, il decesso avveniva per complicanze polmonari o cardiocircolatorie. La trasmissione dell’infezione poteva avvenire invece attraverso il contatto diretto con il malato, oppure indirettamente, attraverso goccioline di saliva, secrezioni nasali, croste o oggetti contaminati.
DEBELLATO IL VAIOLO: ECCO LE SUE ORIGINI
Si ritiene che il vaiolo sia apparso attorno al 10.000 a.C nell’Africa nord-orientale. Ed è plausibile che da lì si sia diffuso in India per mezzo dei mercanti egiziani. Un primo riscontro è reperibile sui volti delle mummie risalenti alla XVIII e XX dinastia egizia e studi sul DNA lo confermano, il corpo del faraone egiziano Ramses V deceduto nel 1156 a.C. testimonierebbe tale patologia. Nel 1200 a.C. i Cinesi praticavano un rimedio contro il vaiolo, insufflando nel naso la crosta di una pustola vaiolosa seccata e trasformata in polvere.
Sconosciuto nel Nuovo Mondo, il vaiolo fu introdotto dai conquistatori spagnoli e portoghesi decimando la popolazione locale e risultò determinante nella caduta degli imperi Aztechi e Incas. Nel XVIII secolo in Europa morivano ogni anno di vaiolo 400.000 persone e un terzo dei sopravvissuti diventava cieco.
L’INTUIZIONE DI EDWARD JENNER
Se oggi possiamo dire di aver debellato il vaiolo, il merito è del lavoro di Edward Jenner. Apprendista sin da giovane presso un chirurgo e farmacista di campagna a Sodbury, in Inghilterra, osservò che le mungitrici di vacche, che spesso contraevano il vaiolo bovino – una forma benigna di vaiolo, detta anche vaiolo vaccino –, non erano colpite dal vaiolo umano.
Era infatti opinione comune che le fattorie fossero in qualche modo naturalmente protette da quella piaga infettiva. Fu così che nel 1796 Jenner siglò il primo passo nel lungo cammino grazie al quale il vaiolo sarebbe stato completamente debellato.
Ebbe infatti l’intuizione di prelevare campioni di materiale biologico dalle ferite di una giovane mungitrice, che recava lesioni di vaiolo bovino su mani e braccia, per inocularli in un bambino di 8 anni. Il ragazzo finì per sviluppare febbre e lievi fastidi alla pelle, in particolare sotto le ascelle, perse anche l’appetito ma una decina di giorni dopo stava nettamente meglio.
Per questo Jenner tornò nuovamente a praticare il trattamento sul giovane, questa volta con la sostanza proveniente da una lesione recente di vaiolo. La malattia non emerse e il dottore concluse che la protezione poteva dirsi avvenuta ed efficace. Il lavoro di questo grande pioniere ha rappresentato il primo tentativo scientifico di controllare una malattia infettiva attraverso l’uso deliberato della vaccinazione.
DEBELLATO IL VAIOLO: L’ULTIMO CASO E LA VITTORIA SULLA MALATTIA
Dopo la campagna di vaccinazione introdotta dall’Oms, l’ultimo caso di vaiolo acquisito naturalmente nel mondo è stato diagnosticato nel 1977 in Somalia. Non avendo trovato casi negli anni successivi, il 9 dicembre 1979, i membri dell’OMS poterono finalmente dichiarare la malattia eradicata dal mondo. Avevamo definitivamente debellato il vaiolo.